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Il prelevamento di denaro contante dal proprio conto corrente è una delle operazioni ricorrenti più semplici nel rapporto banca/cliente. Ci sono alcune informazioni al riguardo che vale la pena approfondire.

Quanto contante prelevi di solito? E con quale frequenza?

Io per i miei pagamenti uso il bonifico, la carta bancomat (POS), la carta di credito, il telepass e servizi di parti terze come per esempio Satispay. Ho tutte le bollette domiciliate (vengono addebitate gratis sul mio conto corrente il giorno della scadenza) e pago i bollettini postali e altri tipi di bollettino (MAV, RAV ecc.) con la piattaforma on line della banca.

Per questo motivo non ho bisogno di tenere nel portafoglio più di 150/200 euro in contanti e dopo averli prelevati con il bancomat, li consumo molto lentamente perché li uso per pagare i piccoli importi al bar, il giornale in edicola e poco altro. Il rifornimento di carburante lo faccio sempre in self service pagando con carta.

Ognuno si regola come crede ma l’importante è poter ottenere il contante in modo rapido, sicuro e veloce.

Le banche ti offrono due alternative:

  • il ritiro del contante allo sportello, dalle mani di un impiegato adibito al servizio di cassa
  • il ritiro da una apparecchiatura automatica (sigla inglese ATM – Automated Teller Machine) messa a disposizione esternamente e/o internamente alle filiali, nei centri commerciali, negli aeroporti ecc.

L’espressione più comune è diventata: prelevare al “bancomat”.

Presentarsi in banca per effettuare un prelevamento di contanti dal proprio conto corrente è oggi un’operazione obiettivamente scomoda: si può fare solo dal lunedì al venerdì, in determinati orari e solo in una filiale della banca in cui hai aperto il conto corrente.

Ti risulta per caso che in alcune filiali di alcune banche il servizio di cassa sia stato recentemente eliminato al pomeriggio o che sia stato addirittura soppresso?

Te lo confermo io. Le banche stanno cercando di limitare il più possibile la parte di servizio al pubblico che rappresenta una voce di costo e non restituisce margini di profitto. Per questo ogni occasione è buona per invitare la propria clientela ad utilizzare le apparecchiature automatiche o i pagamenti digitali.

In tempi di emergenza COVID, i problemi di accesso agli sportelli bancari hanno creato sicuramente un disagio enorme a tutti quelli che, per varie ragioni, non hanno dimestichezza con questi strumenti.

Il sistema alternativo al prelevamento di contante allo sportello è usare, appunto, le apparecchiature automatiche ATM, il famoso “Bancomat”.

In questo caso è necessario sottoscrivere preventivamente un contratto per l’adesione al “servizio bancomat” e farsi rilasciare la relativa carta.

Mentre un tempo questo servizio si considerava del tutto accessorio al conto corrente e poteva essere sottoscritto a parte anche in un secondo momento rispetto all’apertura del conto, oggi le banche consegnano subito la tessera bancomat, proprio perché la diffusione del servizio POS è ormai capillare e l’abitudine dei consumatori al prelevamento dei contanti dalle apparecchiature automatiche è ampiamente consolidata.

Si tratta infatti di un servizio che le banche offrono da almeno 30 anni (in foto il mio bancomat del 1995).

bancomat

Relativamente all’uso delle carte di pagamento (carte di credito e carte di debito) e ai pagamenti digitali in genere, lo Stato ha ormai preso al riguardo una posizione netta.

Consideriamo le disposizioni in materia fiscale che hanno imposto la tracciabilità dei pagamenti per ottenere le detrazioni di alcune tipologie di spesa (es. quelle sanitarie). Oppure la discussa operazione del “Cashback di Stato” che prevede addirittura una incentivazione economica per i consumatori.

La tessera bancomat (è una carta di debito e non va confusa con la carta di credito) è personale e viene rilasciata al cliente contestualmente ad un codice numerico di cinque cifre contenuto solitamente in una busta sigillata: si tratta del PIN (Personal Identification Number), un codice che deve conoscere solo ed esclusivamente il titolare della carta bancomat e che dovrà digitare tutte le volte che la userà per prelevare dalle apparecchiature automatiche (ATM) o per pagare presso gli esercizi commerciali con il servizio POS.

Il vantaggio di poter prelevare dagli ATM è innegabile:

  • sono sempre accessibili in qualsiasi orario e giorno della settimana
  • puoi utilizzare le apparecchiature di tutte le banche, anche all’estero

Per quanto riguarda l’importo massimo ritirabile, la regola generale è che nelle banche diverse da quella di cui sei cliente puoi prelevare al massimo 250 euro al giorno fino ad un massimo mensile stabilito dal servizio sottoscritto.

Presso gli ATM della tua banca questa soglia può aumentare anche oltre 1.000 euro: ogni banca stabilisce le proprie condizioni.

Proprio perché abbinata ad un codice “segreto”, la carta bancomat deve essere usata con attenzione e buon senso e questo per alcune persone rappresenta un freno psicologico (ho paura di dimenticarmi il codice, perdo il codice, perdo la carta e mi prelevano dal conto, mi clonano la carta, ecc.).

I milioni di carte bancomat usati ogni giorno da milioni di consumatori e quindi i miliardi di transazioni quotidianamente testati, testimoniano l’affidabilità di questo servizio e i motivi del suo successo.

Con il progetto SEPA (Singles Euro Payments Area), articolato nelle Direttive Europee PSD e PSD2 (Payment Services Directive), la sicurezza per i clienti è stata ulteriormente rafforzata: questa normativa stabilisce che la sicurezza dei sistemi di pagamento è una responsabilità in capo al Sistema (le banche e i loro fornitori di servizi telematici). Pertanto un cliente che fosse vittima di un prelevamento fraudolento a mezzo carta di credito o di debito ha diritto al rimborso automatico, salvo responsabilità dimostrata.

Aggiungo che

  • molte banche non applicano alcuna commissione di attivazione o di rinnovo del servizio
  • non applicano commissioni di prelevamento, nemmeno quando si preleva presso ATM di altre banche
  • garantiscono ogni forma di sicurezza a partire da quella preventiva

Cosa serve ancora per convincere i più riluttanti ad usare la carta bancomat per pagare e prelevare?

Tu che esperienza hai con questo servizio?

Sei tra quelli che non lo usano per scelta?

Hai dei dubbi sul suo funzionamento?

Scrivi il tuo commento e approfondiamo le informazioni che ti servono.