Trovarsi in un mondo drasticamente digitalizzato, apre ad infinite opportunità ma in questo contesto il problema della sicurezza si pone con forza e può essere vissuto con preoccupazione.
Se la tua perplessità sull’uso della banca digitale inizia con i dubbi sulla sicurezza di tutto il sistema, non hai tutti i torti: ti stai ponendo una domanda assolutamente corretta e legittima.
“Quali rischi corro usando la banca on line, le carte di pagamento e tutto il resto? Posso perdere dei soldi? Perché dovrei rinunciare ad un servizio tradizionale se mi devo preoccupare di nuovi pericoli?”
Un rischio reale o percepito, anche se minimo, ci fa restare fermi sulla nostra posizione di comfort. E’ un processo mentale che ci riguarda tutti: le nostre abitudini sono rassicuranti e per questo non siamo disposti a cambiare comportamento tanto facilmente.
Iniziare una cosa nuova per alcuni è motivante e gratificante ma per molti significa impegnare energie mentali senza garanzia di successo.
Inoltre quando sentiamo parlare o leggiamo di “truffe digitali” legate al furto di denaro, la soglia di attenzione aumenta sensibilmente perché questo tipo di esperienza è tra quelle che nessuno vorrebbe vivere.
Sentire di “carte di credito clonate” o “svuotamento di conti correnti” rischia di mettere una seria ipoteca sulla propensione delle persone all’uso dell’internet banking.
Tra giugno e luglio 2020 hanno fatto notizia due avvenimenti piuttosto rilevanti. Il primo è stato il fallimento di Wirecard, colosso tedesco operante nel mondo nelle soluzioni di pagamento elettronico, che per fortuna ha avuto conseguenze minime in Italia.
Il secondo è stata una frode ai danni di utenti TWITTER americani: sono state inviate richieste di denaro (bitcoin) da profili di personalità e di noti esponenti politici con la promessa di devolvere il doppio della somma in beneficienza: una organizzazione criminale è riuscita ad impossessarsi delle loro credenziali e a lanciare una falsa campagna di solidarietà i cui proventi sono entrati nelle tasche dei malviventi.
Per venire ad esempi che hanno interessato esplicitamente il settore bancario italiano, è di poche settimane l’operazione perpetrata a danno dei correntisti di una grande banca attraverso la spedizione combinata di un SMS e la successiva chiamata di un finto operatore.
Alcuni hanno effettivamente consegnato ai malviventi le proprie credenziali di accesso al conto corrente, il che equivale ad aprire spontaneamente la porta di casa a chi si presenta come tecnico della società del gas: se la società ha più volte avvisato che non manda tecnici a fare ispezioni in casa, bisogna iniziare a capire quali sono le insidie del nuovo mondo.
La questione è seria ma possiamo aiutarci a leggerla correttamente sottoponendo a noi stessi alcune considerazioni oggettive:
- La digitalizzazione è un aspetto dell’innovazione tecnologica che a sua volta fa parte del processo di evoluzione del genere umano.
- Innovazione tecnologica, internet e digitalizzazione stanno cambiando il mondo e lo stanno facendo da tempi molto recenti: questa velocità di cambiamento, mai sperimentata prima, crea inevitabili problemi e pone il rischio di aumentare le diseguaglianze sociali.
- Al tempo stesso la digitalizzazione, che riguarda tutti i settori e gli ambiti delle società, porta con sè un potenziale molto forte per aumentare la libertà e il benessere delle persone trasferendo dati e informazioni in modo veloce, meno costoso e con minore impatto ambientale.
- Non ci sono elementi che fanno ritenere che rinunceremo all’evoluzione digitale perché i suoi vantaggi superano di molto i suoi svantaggi. Sono parimenti all’opera le conoscenze e le tecnologie per fare fronte agli aspetti deteriori di questa era dell’evoluzione, così come erano presenti anche nelle ere precedenti.
La banca digitale è una delle espressioni dell’innovazione dei servizi privati destinati al pubblico e fornisce vantaggi innegabili che milioni di persone già sfruttano efficacemente ogni giorno.
Così come si riducono al minimo gli incidenti d’auto rispettando il codice della strada, così anche il nostro comportamento digitale deve rispettare alcune regole importanti.
Se la sera rientriamo indenni dopo aver percorso chilometri in auto o aver frequentato in altro modo le strade, nonostante una incidenza quotidiana di eventi lievi, meno lievi, gravi e mortali, dobbiamo allo stesso modo conoscere le modalità con cui si possono evitare incidenti digitali, non solo riguardanti il nostro rapporto con la banca ma tutte le attività che ormai per scelta o per obbligo abbiamo trasferito e stiamo trasferendo su internet.
Di queste regole parlerò diffusamente nei prossimi post.
PERCHE’ TE NE DEVE IMPORTARE?
I mezzi di informazione tendono sempre di più a fornire notizie amplificate ed estremizzate. Il dilagare delle fake news (notizie false, distorte, prive di fondamento ecc.) è un fenomeno acclarato e preoccupante che ci deve far riflettere ogniqualvolta desideriamo approfondire un argomento e abbiamo bisogno di fonti autorevoli.
Sulla sicurezza dei servizi digitali, in particolare di quelli forniti dalle banche, tutto porta ad affermare che l’esperienza è stata finora positiva in termini di efficienza e di protezione, al di là di qualsiasi opinione esistente al riguardo.
Consideriamo inoltre che rispettando poche regole essenziali nella gestione delle nostre credenziali di accesso, qualsiasi atto digitale e fraudolento ai nostri danni è sotto la responsabilità della banca e questa non è sicuramente una fake news.